17 marzo 2010

Due pesi due misure

Gianni Alemanno:
Mi sono arrabbiato perché Manfredi non voleva denunciare chi l’aveva colpito. Sosteneva che era stata una stupidaggine, l’aggressione di un gruppo di adolescenti. E che la denuncia li avrebbe inguaiati. Andare oltre gli sembrava un gesto più saggio. Anzi, generoso: ecco, generoso.
Emma Marcegaglia:
Via da Confindustria chi paga il pizzo e non lo denuncia.
Situazione chiarissima. Abbiamo il figlio di Alemanno che per la sua decisione di non denunciare alcuni ragazzi più grandi che hanno picchiato lui e un suo amico si becca del "generoso". Invece le vittime del pizzo che hanno paura di denunciare i loro estorsori vengono quasi additati come collusi, e abbandonati dalla loro organizzazione, che dovrebbe invece proteggerli.
Nulla di nuovo all'orizzonte: l'adagio "due pesi due misure" non è mai passato di moda.


1 commenti:

Anonimo ha detto...

Due cose troppo differenti, perchè vedono coinvolte un minore e dei maggiorenni (imprenditori).
Il primo caso dovrebbe far discutere sul fatto della cultura della sicurezza o, meglio, del senso di sicurezza di cui tanto si pavoneggiano gli uomini dell'attuale maggioranza o dell'area a cui sui collegano.
Il secondo caso, non è una novità. Il problema è dar realmente corso a questo tipo di "pena accessoria", senza se e senza ma. Ma poi lo Stato sarebbe in grado di proteggere chi si espone?